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Martedì, 2 Maggio, 2023
Requisito di inerenza

il principio di inerenza rappresenta un requisito fondamentale per determinare l’imponibile dell’impresa, da assoggettare a tassazione, e presuppone l’esistenza di una correlazione, anche potenziale, tra ricavi prodotti e costi sostenuti, che possono essere considerati inerenti se e in quanto connessi all’attività d’impresa finalizzata alla produzione del reddito.

 

Sull’argomento si è espressa la Corte di Cassazione con sentenza n. 5983 del 28.02.2023; la Corte ha affrontato il caso della contestazione della genericità di un contratto di consulenza infra gruppo che non consenta la quantificazione dei costi mancando qualsiasi documentazione a supporto e rendendo estremamente aleatorio il sostenimento di tali costi se non in funzione di politiche di bilancio.

La Corte ha tra l’altro espresso quanto segue:

 

- l’inerenza costituisce un requisito fondamentale per la determinazione del reddito d’impresa e integra un giudizio, di natura qualitativa, sulla riferibilità del costo all’attività d’impresa, produttiva del reddito soggetto a tassazione.

 

- L'orientamento più recente ha cercato di ricollegare il principio di inerenza dei costi deducibili esclusivamente all’esercizio dell’attività d’impresa, con esclusione di ogni valutazione di tipo quantitativo, considerando i parametri di congruità e anti economicità solo meri indici sintomatici dell’inesistenza del requisito dell’inerenza.

 

- La definizione di inerenza, utilizzata nell'ambito delle imposte dirette in termini esclusivamente qualitativi, è coerente con la disciplina dell’IVA, in relazione alla quale la mancanza di congruità della spesa non esclude il diritto alla detrazione, stante il carattere neutrale dell’imposta, salvo che l’anti economicità manifesta e macroscopica dell’operazione (che deve essere dimostrata dall’Amministrazione) sia tale da assumere rilievo indiziario di non verità della fattura o di non inerenza della destinazione del bene o servizio all'utilizzo per operazioni assoggettate ad IVA.

 

- ai fini della deducibilità di un costo, non solo è necessario che ne sia certa l’esistenza, ma occorre altresì che ne sia comprovata l’inerenza, vale a dire che si tratti di spesa che si riferisca ad attività da cui derivano ricavi o proventi che concorrono a formare il reddito di impresa, per cui, trattandosi di una componente negativa del reddito, la prova della sua esistenza ed inerenza incombe al contribuente e per provare tale requisito non è sufficiente che la spesa sia stata riconosciuta e contabilizzata dall’imprenditore, atteso che una spesa può essere correttamente inserita nella contabilità aziendale solo se esiste una documentazione di supporto dalla quale possa ricavarsi, oltreché l’importo, la ragione stessa del costo.