Il c.d. “regime forfettario”, nel quale rientrano imprenditori individuali e lavoratori autonomi che non superano soglie di fatturato determinate in base al tipo di attività, è applicabile anche in presenza di esercizio contestuale di più attività.

Ai fini dell’individuazione del limite di ricavi e compensi che consenta l’applicazione del regime, si assume quello più elevato relativo alle singole attività svolte, a prescindere da quale venga considerata attività prevalente; ad esempio, per un contribuente esercente sia un’attività di lavoro autonomo con limite dei compensi a 30mila euro, sia un’attività d’impresa con limite a 50mila euro, assumerà rilievo quest’ultima soglia.

Il contribuente che esercita più attività (permanendo comunque nei limiti del regimi forfetario) deve effettuare un calcolo diversificato in funzione dei ricavi effettivi delle diverse attività, tenendo conto dei rispettivi coefficienti, per determinare un unico imponibile complessivo sul quale applicare l’imposta sostitutiva.