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Mercoledì, 1 Aprile, 2015
Obbligo di redazione della Nota integrativa nel formato digitale XBRL

E’ divenuta operativa a seguito del Comunicato del ministero dello Sviluppo economico pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 294 del 19/12/2014 la tassonomia XBRL (acronimo di eXtensible Business Reporting Language) che codifica l’intero bilancio di esercizio comprensivo della nota integrativa in formato elettronico elaborabile.

L’ultima novità, nello specifico l’applicazione della tassonomia anche per la nota integrativa, riguarda i bilanci approvati a partire dal 3/3/2015, e interesserà le società di capitali italiane non quotate.

L’applicazione su tutto il bilancio di tale linguaggio digitale consentirà alle pubbliche amministrazioni e ai soggetti istituzionali di analizzare con maggiore tempestività la situazione economico-finanziaria delle aziende, consentendo un più facile incrocio dei dati di bilancio con quelli rappresentati negli studi di settore.

 

Non mancano le voci critiche a tale situazione; si riporta, ad esempio, uno stralcio di articolo pubblicato su “Il Sole 24 Ore” del 23/3/2015:

La nota integrativa, ricordiamo, è un documento che arricchisce con dettagli scritti le informazioni del bilancio, completando i dati contabili e spiegando il perché di determinati comportamenti. Quindi è composta non solo da numeri (come invece accade per Conto economico e Stato patrimoniale), ma anche e soprattutto da commenti scritti e tabelle esplicative, che non sono ”standardizzabili” perché legati alle singole situazioni. Una necessità che è sfuggita a chi ha imposto un formato standard e rigido a un documento che, per sua stessa natura è flessibile.” …. “la nota integrativa rischia di impoverirsi perché le informazioni che riesce ad esporre - data la rigidità del documento - potrebbero essere meno. L'estrema schematizzazione, in pratica, fa a pugni con le singole realtà aziendali.”