Il provvedimento 132395/2017 dell’Agenzia delle Entrate del 14/7/2017 ha chiarito le modalità di calcolo e versamento della ritenuta d’acconto o d’imposta (a seconda che sia stata effettuata o meno, da parte del locatore, l’opzione per la cedolare secca), che gli intermediari immobiliari e i gestori dei portali online, che operano la mediazione tra soggetti intenzionati a condurre un immobile con soggetti intenzionati a locare unità immobiliari, devono versare all’Erario, se intervengono nel pagamento di questi canoni da parte dei conduttori.

La misura della ritenuta è pari al 21% e deve essere versata con codice tributo 1919 (si veda la Risoluzione n. 88/E/2017); l’obbligo di applicazione della ritenuta in oggetto è stato previsto (tra le altre novità riguardanti le locazioni brevi – si veda la nostra Circolare del 18/7 u.s., n. 62/2017) dal D.l. 50/2017, convertito dalla L. 96/2017.

Il Provvedimento citato ha anche chiarito che la ritenuta deve essere effettuata solo all’atto del pagamento del canone dall’intermediario al locatore e non all’atto dell’accredito del canone stesso dal conduttore all’intermediario o al gestore del portale on line.

La ritenuta del 21%, dovrà essere trattenuta su tutti i pagamenti dei canoni effettuati per i contratti di locazione breve stipulati a partire dal 1° giugno 2017.

Oltre ad applicare la ritenuta, gli intermediari devono trasmettere attraverso i canali telematici all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai contratti conclusi per il loro tramite: nome, cognome e codice fiscale del locatore, durata del contratto, corrispettivo lordo e indirizzo dell’immobile; la comunicazione dei dati va effettuata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di conclusione del contratto.

La ritenuta, da versare entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è effettuata, viene operata a titolo di imposta in caso di opzione per la cedolare secca, o di acconto se il beneficiario non opta per il regime della cedolare.