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Martedì, 8 Gennaio, 2019
FATTURA ELETTRONICA

di seguito le risposte tratte dalle FAQ dell’Agenzia delle Entrate e dal Forum de “Il Sole 24 Ore” in merito alle problematiche in oggetto.

 

Momento di detraibilità dell’Iva di rivalsa

Domanda. Risulta tuttora vigente il DPR 100/1998 che permette di portare in detrazione l’IVA emergente dalle fatture registrate riferibili al periodo precedente (mese o trimestre) entro il termine della liquidazione riferibile al detto periodo. Stante i tempi fisiologici del Sistema di interscambio, quindi, una fattura di acquisto del mese gennaio, pervenuta nei primi giorni di febbraio, può partecipare alla liquidazione del mese di gennaio?

Risposta. L’articolo 14 del decreto legge n. 119 del 23 ottobre scorso –– ha introdotto una modifica all’articolo 1, comma 1, del d.P.R. n. 100 del 1998, stabilendo che entro il giorno 16 di ciascun mese può essere esercitato il diritto alla detrazione dell'imposta relativa ai documenti di acquisto ricevuti e annotati entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fatta eccezione per i documenti di acquisto relativi ad operazioni effettuate nell’anno precedente.

Pertanto, ad esempio, per una fattura elettronica di acquisto che riporta la data del 30 gennaio 2019 ed è ricevuta attraverso il SdI il giorno 1 febbraio 2019, potrà essere esercitato il diritto alla detrazione dell’imposta con riferimento al mese di gennaio.

 

Fatturazione a cliente non residente

Domanda - È possibile utilizzare la fattura elettronica anche per un cliente/azienda straniero valorizzando Codice destinatario con XXXXXXX? Anche in caso di cliente straniero, è obbligatorio valorizzare partita Iva o il codice fiscale e quindi, uno di questi dati va richiesto al cliente?

Risposta - Se si inserisce nel campo Codice destinatario XXXXXXX, la fattura in xml inviata al Sdi, non viene inoltrata al cliente straniero, ma rimane al Sdi e si è esonerati dall’esterometro. Quest’ultimo non deve essere spedito neanche se l’e-fattura attiva, in formato xml, viene spedita, attraverso il Sdi, al proprio cliente, inserendo come indirizzo telematico il Codice destinatario, suo o di un soggetto che fa da intermediario dello stesso ovvero la sua Pec (creata a questi fini, in quanto si tratta di soggetti non obbligati ad averla) e nel codice destinatario 7 zeri. I dati del cliente non residente e non stabilito in Italia ossia del soggetto non residente, ma identificato in Italia (tramite identificazione diretta ovvero rappresentante fiscale) possono essere inseriti nel blocco Dati anagrafici del macroblocco «CessionarioCommittente». I due campi dell’IdFiscaleIva vanno compilati dai soggetti non residenti, ma identificati in Italia, con la partita Iva italiana (It nel campo IdPaese) e dai soggetti non residenti e non stabiliti con «l’identificativo fiscale assegnato dall’autorità del proprio paese».

 

FATTURA ELETTRONICA | Studio Associato Manazza Putortì

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