Il D.L. 19/5/2020, n. 34, c.d. “Rilancio”, aveva previsto un credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e per i contratti di affitto d’azienda contenenti immobili. Il D.L. 15/8/2020 (c.d. “Decreto Agosto”) aveva prorogato di un mese il credito d’imposta in oggetto, aggiungendo anche il mese di giugno 2020. Si vedano sull’argomento le ns. Circolari n. 37/2020 del 22/5/2020, n. 42/2020 del 10/6/2020, n. 53/2020 del 31/8/2020 e n. 55/2020 del 14/9/2020.

Le norme citate avevano previsto che ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019, spettasse un credito d’imposta del 60% del canone mensile di locazione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo (il credito è previsto nella misura del 30% in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività).

Il “Decreto Sostegni bis” (D.L. 73/2021) proroga il credito di imposta in oggetto per i cinque mesi da gennaio a maggio 2021.

Se la misura del credito (60% o 30%) non varia, mutano i requisiti per accedervi, che sono ora i seguenti:

- ricavi non superiori a 10 milioni nel periodo d’imposta 2019;

- ammontare medio mensile del fatturato del periodo 1° aprile 2020 – 31 marzo 2021 inferiore di almeno il 30% rispetto a quello relativo al periodo tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020.

In caso di sussistenza di entrambi i requisiti illustrati, il credito di imposta sulle locazioni spetterà su tutte e cinque le nuove mensilità agevolate.

Il credito d’imposta sulle locazioni, per i mesi in oggetto, spetta comunque anche in assenza dei requisiti del calo di fatturato per i soggetti che hanno iniziato l’attività dal 1° gennaio 2019.