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Venerdì, 8 Aprile, 2022
Credito d’imposta per beni Industria 4.0

Il c.d. “decreto Sostegni-ter” è stato convertito nella Legge 25/2022.

 

Tra le disposizioni, è previsto un aumento, a 50 milioni di Euro, del massimale di costo sostenibile per il credito di imposta su investimenti in beni strumentali nuovi aventi le caratteristiche 4.0, nel periodo 2023-2025; è stato inoltre introdotta una nuova aliquota pari al 5%.

 

Il nuovo massimale riguarderà unicamente gli investimenti rientranti nel Pnrr, con obiettivi di transizione ecologica che saranno specificati da un futuro Decreto ministeriale congiunto del Mise, del Mef e del ministero della Transizione ecologica.

 

Si ricorda che la legge 234/2021 ha introdotto un unico periodo temporale di tre anni, 2023 – 2025, oltre eventualmente sei mesi per gli investimenti con ordine confermato entro il 31 dicembre 2025 e acconto versato almeno pari al 20%, nel quale le imprese interessate avranno a disposizione, per effettuare i propri investimenti in beni con caratteristiche 4.0, un massimale di spesa agevolabile unico.

Semplificando, considerando che il tetto massimo per la spettanza dei credito di imposta è pari a Euro 20 milioni, gli investimenti agevolabili saranno in media non superiori a Euro 5,7 milioni all’anno. Per gli anni precedenti al 2023, al contrario, il massimale è previsto su singolo anno, e quindi nella sostanza il plafond di spesa era più alto (e lo è per l’anno 2022).

 

Anche in considerazione di tale limitazione, la normativa in oggetto ha introdotto un ulteriore scaglione agevolabile relativo al triennio 1/1/2023 – 31/12/2025 (o 30/6/2026 in caso di ordine e acconto entro il 31/12/2025) che va da Euro 10 milioni a Euro 50 milioni, ma riguarda esclusivamente investimenti inclusi nel Pnrr finalizzati alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica che saranno individuati con un futuro Decreto ministeriale.