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Venerdì, 21 Novembre, 2014
Autovettura assegnata in uso promiscuo agli amministratori

Si segnala la riposta a interpello prot. 904-472/2014 della Direzione delle Entrate della Lombardia, con la quale la Direzione stessa nega alla società richiedente la detrazione integrale dell’IVA assolta per l’acquisto, la gestione e la manutenzione di un’autovettura aziendale concessa in uso promiscuo all’amministratore a fronte dell’addebito di un corrispettivo pari al valore convenzionale previsto dall’articolo 51, comma 4, lettera a), del TUIR (30% dell’importo corrispondente ad una percorrenza annua di 15.000 chilometri determinato sulla base delle tabelle ACI).

L’interpellante riteneva detraibile l’IVA assolta sull’autovettura dell’amministratore in base alla Circolare n. 6/2008, con cui l’Amministrazione finanziaria ha riconosciuto integralmente detraibile l’IVA sui veicoli utilizzati nell’esercizio dell'impresa e messi a disposizione dei dipendenti, dietro un corrispettivo convenuto per la possibilità accordata a questi ultimi di usarli anche per scopi privati.

Tuttavia, la DRE Lombardia, con la risposta a interpello citata, ha negato tale possibilità, nonostante il legislatore abbia assimilato la disciplina fiscale dei redditi percepiti dall’amministratore (non professionista) a quelli di lavoro dipendente, in quanto (secondo la Direzione) le disposizioni previste per i veicoli in uso ai dipendenti non possono essere estese anche agli amministratori, per di più se si tratta di altro tributo (Iva e non IRPEF).